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Notizia del 06/10/2005

In sala operatoria con il sorriso

Uno studio dell’Ospedale Meyer di Firenze dimostra che ridere aiuta i bambini ad affrontare un intervento chirurgico

Ridere, durante la fase pre-operatoria, riduce l’ansia dei bambini e dei loro genitori. Questo è quanto riportato in un studio condotto dal servizio Terapia del Dolore dell'Ospedale Pediatrico Anna Meyer di Firenze.

L’obiettivo della ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista "Pediatrics", è stato quello di verificare se la presenza di un clown, durante la fase pre-operatoria, può avere degli effetti sul bambino che sta per subire l’intervento e sui genitori che gli stanno accanto. Normalmente circa il 60% dei bambini soffre di ansia pre-operatoria causata principalmente dal distacco dai familiari. Spesso il disagio avvertito fa sentire i suoi effetti anche nella fase post-operatoria, persino sei mesi dopo l’intervento.

Durante lo studio sono stati presi in considerazione quaranta bambini, di età compresa fra i 5 e i 12 anni, che dovevano essere sottoposti ad un intervento di chirurgia minore in day-surgery. La metà di loro è stata accompagnata in sala operatoria da un genitore e da un clown, che avevano conosciuto in reparto per 15-20 minuti e che è rimasto con loro fin quando non si sono addormentati; gli altri bambini, invece, sono stati accompagnati esclusivamente da un genitore, secondo la normale prassi. Per valutare gli effetti delle diverse situazioni sono stati effettuati dei test psicologici sui bambini e sui genitori. Inoltre, sono state eseguite delle interviste ai medici e agli infermieri presenti in sala operatoria, ai pagliacci e ai genitori.

I risultati sono stati molto positivi per i bambini accompagnati dai clown, infatti, per questi c’è stata una riduzione dell’ansia del 50’% rispetto agli altri accompagnati solo da un genitore. Inoltre, nei bambini per cui si è seguita la normale prassi si è registrato un aumento dell’ansia quando c’è stato il momento dell’anestesia, reazione che non si è verificata negli altri. Anche i genitori hanno beneficiato della collaborazione con i pagliacci, avvertendo meno stress e timore. Il personale ospedaliero, presente durante l’intervento, ha riconosciuto che i clown hanno dato un aiuto, ma ha avvertito un certo disagio per la presenza in sala operatoria di persone che normalmente non ci sono.

Nel complesso, si può affermare che ridere può essere un ottimo strumento per far superare ai bambini momenti delicati che potrebbero trasformarsi in trauma, come un intervento.

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