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Notizia del 10/12/2007

In Piemonte si studia il veicolo che non inquina

Potrebbe nascere in Piemonte il veicolo urbano ecosostenibile che non inquina. Partecipano al progetto, insieme alla Regione Piemonte e all’Environment Park, il Centro Ricerche Fiat e il Politecnico di Torino, la Camera di Commercio di Torino con il progetto From Concept to Car, l’Istituto Europeo di Design e l’Istituto di Arte Applicata e Design, Novamont e il Consorzio Proplast, Sagat, ENECOM, Sydera e Bee Studio.

L’obiettivo è realizzare un concept di veicolo urbano che sarà elettrico e sostenibile, per poter sfruttare direttamente e indirettamente tutte le fonti e vettori di energia alla ricerca della combinazione migliore (in primo luogo l’energia solare e l’idrogeno); ecologico e totalmente riciclabile, per annullare le emissioni di gas inquinanti e di CO2 nelle aree urbane (zero emissions) e ridurre l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita del prodotto (dalla produzione al fine vita).

Sarà inoltre economico, ovvero in grado di raggiungere livelli di costo chilometrico 10 volte inferiori rispetto a un veicolo equivalente (city car) di normale produzione a benzina, e multiuso, flessibile nell’uso e nella personalizzazione: adatto sia alla mobilità urbana individuale e condivisa (car sharing e van sharing) da parte di un’utenza estesa (es. persone anziane, diversamente abili), sia all’ambito professionale per l’accesso ad aree ristrette quali aeroporti, stazioni ed ospedali, località turistiche.

Il veicolo sarà inoltre predisposto per l’implementazione di servizi basati sull’architettura telematica Blue&Me: navigazione dinamica, assistenza nel parcheggio, prenotazione di accessi.

Il risultato sarà un vero e proprio laboratorio mobile, aperto a una vasta sperimentazione di sistemi dedicati al tema della mobilità urbana. Questi gli obiettivi del laboratorio mobile: la ricerca della migliore soluzione nell’impiego combinato di fonti di energia alternativa (solare, idroelettrica, biogas, ecc.); la sperimentazione di materiali ad elevata efficienza strutturale e totalmente riciclabili; la selezione delle tecnologie innovative più rilevanti per la mobilità urbana (ad esempio, batterie di nuova generazione ad elevata efficienza energetica che si ricaricano in 10 minuti, celle fotovoltaiche flessibili, sistemi per il comfort e il benessere a basso consumo energetico, ecc.); la possibilità di rivolgersi a un’utenza estesa e ad “ambiti” diversificati.

“Il progetto - ha dichiarato l’assessore alle Politiche per l’Innovazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati - è importante come prima vera realizzazione degli investimenti sulla mobilità sostenibile. Si tratta di un format di collaborazione tra aziende, istituti di ricerca ed enti pubblici, che intendiamo adottare anche in altri campi. Il progetto prevede non solo lo sviluppo del prototipo di veicolo ecologico, ma anche gli investimenti sui dimostratori – che in questa fase abbiamo individuato nell’aeroporto Caselle (grazie alla collaborazione di Sagat) e nell’area di Mirafiori. Crediamo che questo sistema di mobilità ci garantirà affidabilità e realizzabilità industriale.”

“L’iniziativa - ha commentato il Rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo - è un buon esempio della sinergia tra enti, aziende e istituzioni di ricerca sul territorio piemontese che potrà consentire in tempi brevi di avere un prodotto di alta qualificazione tecnologica e potrà essere il primo elemento di una catena di sviluppi futuri.”

“Il progetto sperimentale – ha concluso Nevio Di Giusto, amministratore delegato del Centro Ricerche Fiat - per la realizzazione di un concept di veicolo urbano ecosostenibile è certamente una buona occasione per il sistema imprenditoriale, accademico e della ricerca piemontese per trovare comuni modalità di azione, lavorare in sinergia e risolvere importanti sfide.”

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