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Notizia del 27/03/2013

In arrivo l'antinfiammatorio nanoscopico

L'infiammazione acuta è un meccanismo di risposta protettiva del corpo nei confronti dei patogeni. Quando però la risposta dell'organismo è eccessiva, la risoluzione protettiva è compromessa, e da acuta l'infiammazione può diventare cronica, da cui possono derivare numerose malattie e problemi.

Sviluppare antinfiammatori efficaci assume quindi un'importanza notevole.

Un gruppo di ricercatori del Brigham and Women's Hospital (BWH) della Columbia University, Icahn School of Medicine del Mount Sinai Hospital di New York e Massachusetts Institute of Technology ha recentemente presentato un approccio che sfrutta i meccanismi naturali per prevenire il danno provocato dall'infiammazione, che, a differenza di altre strategie antinfiammatorie, non compromette le difese dell'organismo e promuove la riparazione tissutale.

In particolare si tratta di sfruttare  un vettore polimerico di dimensioni nanoscopiche in grado di rilasciare principi attivi antinfiammatori nei tessuti, con un dosaggio continuo nel tempo e secondo un programma terapeutico prestabilito. 

Nella ricerca è stato utilizzato come principio attivo il peptide Ac2-26  e nella sperimentazione sui topi, l'associazione peptide-vettore ha dimostrato di essere più efficace del peptide somministrato in modo convenzionale.

 

 

 

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