Il silicio va in pensione sostituito dalla perovskite
Produrre energia fotovoltaica a basso costo e ad alta efficienza sarà possibile grazie a semiconduttori policristallini con struttura di perovskite utilizzati in celle solari di nuova generazione. La notizia arriva da uno studio dell’Istituto Italiano di Tecnologia pubblicato su Science che riporta gli importanti risultati ottenuti per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza a base di film sottili di perovskite.
La perovskite, un cristallo inorganico che prende il nome dal suo scopritore (il mineralogista russo Lev Aleksevich von Perovski), ha conquistato l’attenzione della comunità scientifica nell’ultimo anno perché consente la fabbricazione di celle solari ibride con un rendimento pari a circa il 15% quando usato come semiconduttore. Tali prestazioni sono valutate sorprendenti sulla base del fatto che la generazione di celle solari a base di perovskite è ancora in germe se confrontata a quella più che cinquantenaria delle celle a silicio.
Inoltre, le efficienze competitive sono associate a bassi costi di produzione legati all’abbondanza dei materiali attivi e ai semplici metodi di fabbricazione che avvengono a basse temperature e sono estendibili su larga area. Rimangono comunque ancora aperte numerose questioni fondamentali, tra cui quelle relative ai processi di generazione e di trasporto delle cariche elettriche all’interno del cristallo in seguito all’interazione con la luce, che sono alla base del funzionamento di dispositivi realizzati con questo materiale.