Il profumo perduto dei fiori
Nel corso degli anni, i vari incroci operati su alcune specie di fiori per aumentarne la resistenza, la longevità ed i colori hanno avuto anche un effetto collaterale: diminuire la forza dei loro profumi.
Ora una ricerca della Purdue University fa pensare alla possibilità di restituire alle piante coltivate il profumo originario, ancora più intenso. In altri termini, il gesto della tipica ragazza romantica che annusa il mazzo portato dal fidanzato (o aspirante tale) tornerà ad avere più senso di quanto non avvenga oggi.
Secondo un articolo pubblicato sulla rivista The Plant Cell, Natalia Dudareva ed i suoi collaboratori hanno individuato il meccanismo molecolare che governa la fabbricazione del profumo da parte di alcune piante, la begonia prima di tutto.
La produzione di profumo è strettamente legata, come è logico, all'impollinazione. Una volta che un insetto ha portato il polline sulla pianta, fecondandola, non serve più attrarre l'ape o chi per lei, quindi la pianta può risparmiare energia e sostanze chimiche.
L'aroma dei fiori è formato da diversi componenti cosiddetti volatili, tra i quali il principale è il metilbenzoato. Nelle petunie questo composto viene prodotto aggiungendo un particolare gruppo molecolare ("metilico") all'acido benzoico. Il processo, molto diffuso in natura e noto come metilazione, viene favorito da particolari enzimi. Nelle petunie l'enzima coinvolto è chiamato BSMT.
Ciò che Rudareva ha scoperto è che l'ormone metilene, viene prodotto dalle petunie in maggiore quantità proprio dopo l'impollinazione, agisce direttamente sul codice genetico delle piante, bloccando l'attività del gene che produce l'enzima BSMT.
L'etilene era già ben noto agli studiosi delle piante per le diverse attività in cui è coinvolto, dalla maturazione dei frutti alla caduta delle foglie. Ma questo ruolo nei confronti del profumo è una scoperta nuova.
Con una maggiore conoscenza dei processi chimici alla base dell'aroma delle piante, è ora ipotizzabile che possano essere trovati procedimenti capaci di far loro produrre maggiori quantità di profumo, facendo diventare il mazzo di fiori più attraente del solito.