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Notizia del 14/07/2003

Il pianeta che ha visto l'universo giovane

Era già lì quando le galassie si stavano ancora dando una forma definitiva. L'universo era giovane: appena un miliardo di anni di età. Eppure lui si era già formato, ed ora ci manda un messaggio ben preciso: i pianeti sono probabilmente ancora più frequenti nel cosmo di quanto non si pensasse.

Il singolare corpo celeste si trova a 5.600 anni luce da noi, ed ha un'orbita decisamente strana. Riesce infatti a cavarsela orbitando attorno a due oggetti celesti: una pulsar ed una nana bianca, entrambe resti di quelle che un tempo erano due stelle normali.

Ma lo strano sistema, scoperto dagli scienziati dell'Università Statale della Pennsylvania, negli Stati Uniti, e dell'Università della British Columbia, in Canada, grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Hubble, ha un'altra caratteristica importante: si trova dentro un ammasso globulare (M4), cioè in un luogo in cui le stelle sono densamente strette tra loro. Si pensava che le forti attrazioni gravitazionali delle stelle vicine facessero diventare impossibile la formazione di pianeti, ma a quanto pare i pianeti sono più robusti del previsto.

In realtà l'esistenza di questo pianeta era già prevista da tempo perché la nana bianca e la pulsar apparivano disturbate da qualcosa nel corso delle loro orbite reciproche. Ma si pensava che fosse una stella di piccola massa. Invece le ultime osservazioni (nelle quali è stato ancora una volta studiato il disturbo sulle orbite) chiariscono che si tratta di un pianeta: grande due volte e mezzo Giove, quindi un gigante gassoso, non è certo un luogo ideale per abitarci. "Ma queste misurazioni - dice Steinn Sigurdsson, uno degli autori della scoperta - aprono la possibilità che il processo di formazione dei pianeti sia molto solido ed efficiente. Questo significa che la formazione di pianeti deve essere iniziata presto nel nostro universo".