Il legno del futuro è "sottovuoto"
E' stata recentemente creata una nuova generazione di legno termicamente modificato con alto valore aggiunto ed eccezionali proprietà di resistenza e durabilità che esclude l’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica.
Progettato dall’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ivalsa) di San Michele all’Adige (Trento), il processo per ottenere il materiale, altamente innovativo, è descritto su "Bio Resources".
Il metodo per ottenere un prodotto ecologico, a basso impatto ambientale, conveniente e di alta qualità, combina un processo di essiccazione sottovuoto ad alta efficienza energetica e un trattamento termico. Grazie a questa tecnologia è possibile fornire a specie legnose come l’abete rosso, dominante in Trentino e nell’arco alpino, caratteristiche tipiche dei legni tropicali che vengono anche per questo importati, quali una spiccata piacevolezza estetica e particolari doti di durabilità non presenti nel legno naturale, che lo rendono particolarmente idoneo all’utilizzo in esterno, per esempio in infissi, facciate, arredi esterni e guardrail.