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Notizia del 06/02/2008

Il conte di Rovasenda, grande ampelografo

Nei locali dell'Archivio storico dell'Universita' di Torino è esposto al pubblico l'archivio, in gran parte inedito, raccolto dal conte Giuseppe di Rovasenda nel corso nella sua lunga vita (1824-1913) attraverso quaderni manoscritti, appunti di osservazioni e schede ampelografiche,corrispondenza con studiosi italiani e stranieri. La mostra, dal titolo "L'illustre e mai dimenticato ampelografo: il conte Giuseppe di Rosavenda e la sua collezione di vitigni" è stata allestita nella Sala Principi d'Acaia del Rettorato. Il patrimonio documentario, trasmesso al figlio Amedeo e da questi donato nel 1965, insieme alla biblioteca, all'Istituto di Coltivazioni arboree dell'Universita' di Torino, e' oggi fruibile a conclusione dell'intervento di riordino realizzato da Elisa Tealdi e reso possibile dal finanziamento della Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta, d'intesa con il Servizio archivistico dell'Universita' e il Dipartimento di Colture arboree. L'archivio Rovasenda fu donato all'Universita' grazie al costante interesse del professor Giovanni Dalmasso, gia' direttore dell'Istituto di Coltivazioni arboree dal 1940 al 1957. Nelle bacheche trovano posto anche alcuni ricordi di Dalmasso (1886-1976), insigne studioso di viticoltura, preside della Facolta' di Agraria dal 1948 al 1960. La rassegna sara' visitabile fino al 4 aprile 2008, dal lunedi' al venerdi' dalle 9 alle 13.

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