Il cervello pensante di Facebook
Graph Search è il motore di ricerca recentemente introdotto su Facebook per recuperare contenuti dagli enormi database del social network. Finora il motore si limitava a ricercare le connessioni tra persone ed entità (per esempio ritrovare le foto dove le persone erano taggate), ma ora gli ingegneri di Facebook si sono lanciati nella sfida dell'apprendimento profondo, la branca dell'intelligenza artificiale che permetterà alle macchine di comprendere sempre meglio il linguaggio e il comportamento umano.
Lo strumento in futuro sarà in grado anche di scansionare post e commenti, ma prima di tutto dovrà essere in grado di decifrare linguaggi ed espressioni umane e tradurle in linguaggio-macchina. Il compito sarà arduo perché il linguaggio delle persone dipende dall’educazione culturale ricevuta.
L'apprendimento profondo prevede lo sviluppo di reti neurali, programmi multistrato ispirati al vero cervello umano, in grado di raccogliere informazioni e rispondere di conseguenza.
Un primo passo è la costruzione di algoritmi in grado di discernere un particolare sentimento o opinione. Dopodiché, il modello si potrà raffinare, misurando anche la sfumatura o il grado del particolare sentimento o opinione individuato.
Come dire che, se mettiamo i nostri dati a disposizione dei social networks, questi saranno sempre più in grado di entrare nella nostra testa.