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Notizia del 17/06/2003

Il cervello dei ciechi usa la zona della vista per altri compiti

E' ben noto come le persone cieche abbiano un particolare sviluppo di altri sensi, ad esempio il tatto e l'udito. Inoltre hanno capacità molto superiori agli altri nella memoria verbale, quella legata al linguaggio. Diversi studi hanno dimostrato in passato che l'area cerebrale normalmente destinata all'interpretazione dei segnali visivi viene "riprogrammata" in modo da ricevere anche stimoli sensoriali e acustici.

Ma ora uno studio condotto dall'Università Ebrea di Gerusalemme e da quella di Amburgo, pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, dimostra una nuova caratteristica: nei ciechi la corteccia visiva primaria (l'area destinata all'analisi visiva) entra in gioco anche quando stanno eseguendo operazioni di memoria verbale.

In altri termini, questa zona, ritenuta specializzata solo nel ricevere segnali dal mondo esterno, si può mettere ad elaborare informazioni anche da sola, senza stimoli esterni.

E' un ulteriore segnale delle incredibili capacità di riorganizzazione che il cervello dimostra di fronte a problemi o impedimenti.

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