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Notizia del 03/12/2013

I requisiti per essere un pianeta abitabile

Quali sono i requisiti che un esopianeta deve avere per ospitare forme di vita? Secondo il modello elaborato dal Professor Yann Alibert dell’Università di Berna, pubblicato recentemente su Astronomy & Astrophysics, esistono dei limiti di massa e raggio, che assieme costituiscono la densità, al di fuori dei quali un pianeta non è abitabile.

EsopianetiGli assunti di partenza per lo sviluppo della vita sono due: la presenza di acqua in forma liquida e la possibilità che avvenga il cosiddetto ciclo del carbonio, cioè un processo che – attraverso un interscambio tra la parte gassosa, liquida e solida di un pianeta – regola il livello di anidride carbonica in atmosfera e quindi la temperatura superficiale del pianeta. Pianeti che non rispettano i limiti dettati dal modello di Alibert potrebbero non soddisfare queste condizioni: in un pianeta troppo ricco di gas infatti non potrebbe esistere acqua liquida.  Viceversa, in un pianeta troppo ricco d’acqua non si realizzerebbe il ciclo del carbonio, dal momento che la pressione in fondo agli oceani sarebbe talmente alta che l’acqua cristallizzerebbe in una forma densa di ghiaccio che non esiste sulla Terra, il cosiddetto “ghiaccio VII”.   Si formerebbe così una barriera tra le rocce e l’acqua che impedirebbe all’anidride carbonica disciolta nell’acqua di depositarsi nelle rocce, inibendo appunto il ciclo del carbonio.

Queste condizioni possono essere soddisfatte solo se un pianeta di massa uguale a quella della Terra ha un raggio al massimo 1,7 volte quello del nostro pianeta,  atmosfera inclusa.  Il raggio di un pianeta 12 volte più grosso della Terra dovrebbe invece essere al massimo 2,2 volte il raggio terrestre.

Questo nuovo modello aiuterà sicuramente gli astronomi nella ricerca, finora vana, di esopianeti abitabili, in particolare potrà essere utile nella missione ESA Cheops, prevista per il 2017 e in cui proprio l’Università di Berna è uno degli attori principali.