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Notizia del 28/01/2008

I cinque finalisti del Premio Galileo

La giuria scientifica del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica promosso dal Comune di Padova, presieduta dal Nobel Carlo Rubbia, ha individuato la cinquina finalista dell’edizione 2008.

Carlo Rubbia aveva invitato i colleghi a selezionare le opere finaliste con gli occhi dei giovani, perdendo "l’egocentrismo" tipico dei tecnici, e scegliendo testi che potessero coinvolgere e trovare l’apprezzamento delle nuove generazioni: saranno infatti gli studenti delle circa 80 classi di IV superiore, chiamate a comporre la giuria popolare in rappresentanza delle province italiane, a decretare il vincitore del Premio nell’ambito della cinquina scelta.

L’intenso dibattito della cerimonia di selezione, alla quale ha assistito un numeroso pubblico, ha dunque portato ad individuare - tra gli oltre cinquanta titoli segnalati e pubblicati nel 2007 – libri che spaziano dalla trattazione dei fenomeni della natura alla meccanica celesta; dalla tematica evoluzionista legata alla sessualità ai fenomeni cronobiologici condizionanti il comportamento umano, fino al rapporto tra matematica e Internet. Libri di divulgazione, apprezzati dai giurati per la facilità di lettura e per la capacità di coniugare rigore scientifico ad una scrittura spesso appassionante e frizzante.

Ecco dunque la cinquina del prestigioso premio Galileo, giunto alla sua seconda edizione ed ormai soprannominato "Campiello delle Scienze", per la formula adottata che – esplicitamente - si ispira al famoso appuntamento veneziano: "Se l’uomo avesse le ali. Segreti e misteri della fisica" di Andrea Frova (ed. RCS libri – BUR), "I ritmi della vita. Gli orologi biologici che controllano l’esistenza di ogni essere vivente" edizione italiana del testo di Russell Foster e Leon Kreitzman (Longanesi), "Ordine e caos nel sistema solare" di Alessandra Celletti ed Ettore Perozzi (Utet), "Sesso ed evoluzione. La straordinaria storia evolutiva della riproduzione sessuale" di Andrea Pilastro (Bompiani) e "Storia matematica della rete" di Fabrizio Luccio e Linda Pagli (Bollati Boringhieri).

Due i messaggi principali lanciati dalla giuria nel corso della cerimonia: l’importanza di considerare la scienza come una "forma di cultura" e il fatto che la scienza non vada vista come una materia triste ed arida, potendo essere – ha ricordato Enrico Bellone citando Aristotele - "fonte di massimo piacere nella conoscenza del cielo e degli animali".

Ora la parola passerà alla giuria popolare, chiamata a leggere e votare i libri. Il vincitore del Premio Galileo verrà annunciato a Padova, il prossimo 7 maggio, nell’affascinante sede di Palazzo della Ragione, nel corso di una cerimonia festosa alla quale prenderanno parte oltre 700 studenti, in rappresentanza della giuria popolare, i componenti della commissione tecnica e i gli autori delle opere finaliste.