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Notizia del 06/01/2003

I Cannabinoidi possono inibire la crescita di tumori della pelle in vivo.

In un articolo pubblicato il 1° gennaio del 2003, sulla rivista "Journal of Clinical Investigation", Llanos Casanova e i suoi colleghi, del "Centro de Investigaciones Energèticas, Medioambientales y Tecnològica" di Madrid (Spagna), mostrano che il legame dei cannabinoidi a particolari proteine di membrana definite recettori, inibisce la crescita di tumori della pelle e l'angiogenesi in vivo.

Studi precedenti avevano evidenziato un simile effetto su un tipo di tumori del cervello: i gliomi.

I cannabinoidi sono sostanze presenti nella Cannabis sativa linnaeus (o Marijuana). Questi si legano a due tipi di recettori definiti CB1 e CB2 che danno effetti diversi; ad esempio il recettore CB2 è alla base degli effetti stupefacenti.

Il gruppo di Casanova ha utilizzato nei suoi studi delle molecole molto simili ai cannabinoidi, definite agonisti, in grado di "accendere" in modo selettivo i recettori CB1 o CB2. Casanova ha poi iniettato queste molecole nell'epidermide di topi affetti da un grave deficit immunitario, e in prossimità di un tumore.

Utilizzando gli agonisti per i recettori CB1, ha osservato una riduzione della crescita dei tumori, la presenza di un maggior numero di cellule apoptotiche, o morenti, e di vasi sanguigni con morfologia alterata e una riduzione della produzione di fattori pro-angiogenetici, ovvero sostanze in grado di stimolare la generazione di nuovi vasi sanguigni.

Questo studio, secondo Casanova, apre la possibilità di trovare nuove trategie terapeutiche basate sui cannabinoidi, per malattie della pelle e di altri tessuti, escludendo gli effetti collaterali dati dal recettore CB2.

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