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Notizia del 19/03/2003

HIV ed anticorpi: la corsa alla mimetizzazione

Il virus dell'HIV è soggetto a mutazioni, questo è ben noto ed è il principale problema quando si tratta di trovare terapie o sistemi di prevenzione, ad esempio un vaccino.

Ma c'è una sorpresa che emerge da un articolo pubblicato sulla rivista Proceeding of the National Academy of Sciences: sono proprio le difese immunitarie che spingono il virus a cambiare, sfuggendo da loro all'ultimo momento.

E' come se l'HIV, proprio perché braccato dagli anticorpi prodotti dalla persona infettata, si cambiasse velocemente e continuamente d'abito per sfuggire alla caccia. Una tipica situazione evolutiva: in un ambiente ostile c'è la cosiddetta pressione selettiva che spinge al cambiamento favorendo certe caratteristiche e non altre.

I ricercatori dell'Università di San Diego hanno provato a seguire le tracce del virus proprio nelle fasi della sua fuga. Per 39 mesi gli scienziati hanno regolarmente prelevato il sangue di 19 malati di AIDS. Da questi prelievi il virus veniva poi estratto ed accoppiato con un gene che produce la luciferasi (la sostanza responsabile del luccichio delle lucciole). In questo modo, avendo un virus "brillante" gli scienziati potevano seguire con cura gli eventi.

Ad ogni prelievo, i virus isolati da ciascun malato venivano messi a contatto con gli anticorpi prodotti dallo stesso paziente che ne era infettato.

E' emersa l'immagine di una specie di guardie e ladri molecolare. Il virus viene riconosciuto da sistema immunitario, che prepara i suoi anticorpi destinati ad attaccarlo. Ma poi ci sono le mutazioni, e gli anticorpi attaccano sì, ma si lasciano sfuggire alcuni virus che non vengono riconosciuti. Successivamente l'organismo prepara altri anticorpi, quelli giusti per la nuova struttura virale, ma anche in questo caso saltano fuori virus mutanti che, mentre gli anticorpi se la prendono con quelli già noti, sfuggono ancora una volta al loro destino.

"Gli anticorpi - dice Douglas Richman, autore della ricerca e virologo molto famoso - esercitano una forte pressione selettiva sul virus, ed il virus muta continuamente per evitarli".

Brutte notizie: vista la sua rapidità nell'adattarsi a nuovi nemici, il virus dell'AIDS non sembra facile da prevenire con un vaccino. Un vaccino, infatti, tenderebbe a creare anticorpi molto specifici, proprio quelli che, alla fine, sono responsabili della "spinta al cambiamento" dell'HIV. Ci vorrano anticorpi capaci di riconoscere molte forme dello stesso virus.

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