HIV dai mille volti
Quello dell'HIV e' un virus estremamente variabile, capace di modificare il suo corredo genico.
Inoltre ne esistono svariate classi e sottoclassi con caratteristiche diverse.
Per questo e' estremamente complesso lo sviluppo di un vaccino che risulti efficace nel proteggere dall'AIDS.
Al momento i vaccini candidati contro l'AIDS derivano dall'immunizzazione ottenuta con virus ricavati dal sangue dei pazienti HIV positivi.
D'altro canto, l'incredibile aumento di diffusione dell'AIDS nel mondo rende sempre piu' urgente lo sviluppo di un vaccino capace di ridurre il numero dei sieropositivi almeno in quelle regioni dove l'HIV si presenta sotto forma epidemica.
Questo e' pero' ostacolato dall'alta variabilita' propria del virus dell'HIV che e' seconda solo a quella del virus dell'influenza.
In un recente incontro svoltosi all'NIH (National Institute of Health) il dibattito e' stato focalizzato proprio sulla diversita' genetica dei vari ceppi di HIV e sulle strategie per lo sviluppo di un vaccino efficace.
Infatti piu' del 95% delle nuove infezioni si ha nei paesi in via di sviluppo dove un vaccino efficace potrebbe, senza dubbio, ridurre il rischio epidemico.
Poiche' all'interno delle diverse popolazioni esistono differenti tipi di virus HIV, nello sviluppo di un vaccino si deve necessariamente tener conto del target a cui si vuole somministrarlo ed occorre anche sviluppare vaccini con grande facilita' di somministrazione che ne renda possibile l'impiego nelle zone del terzo mondo.
Il ceppo B e' quello maggiormente presente nelle Americhe e in gran parte dell'Asia.
Il ceppo C invece e' il piu' diffuso in Africa dove la maggior parte delle infezioni sono causate dai ceppi A, C e D.
Sebbene i ceppi non differiscano troppo tra loro, per aumentare l'efficacia del vaccino occorre studiarne uno diverso per ogni ceppo.
Tuttavia sarebbe poi molto complesso vaccinare le varie popolazioni.
Al contrario, l'utilizzo di frammenti conservati tra i diversi ceppi puo' aiutare all'ideazione di un vaccino valido in maniera piu' estesa.
L'obbiettivo principale e' quello di sviluppare un vaccino abbastanza vario da poter avere un effetto contro tutte le classi, piuttosto che uno piu' specifico.
Sebbene sembri fantascienza progettare un vaccino in grado di essere utile contro tutti i ceppi di HIV, si puo' pero' cercare di sviluppare vaccini validi contro pool di ceppi virali che quindi possano risultare utili nel trattare la popolazione in maniera dipendente dall'area geografica.
Infatti, benche' la diversita' genetica tra le diverse specie di HIV costituisca un ostacolo per l'immunita', non e' molto importante sviluppare un vaccino per ogni classe virale esistente ma si possono pensare vaccini "paese-specifici".
Ad esempio un vaccino anti-classe ABC coprirebbe quasi i 2/3 della popolazione mondiale a rischio.
In Cina sono documentati ben 850000 cittadini infetti, ma questi dati sono in realta' sottostime perche' si riferiscono solo a screening fatti in piccole comunita' considerate a rischio e non nelle aree rurali che sono poi le piu' estese.
In realta' si stima che gli infetti siano molti piu' di un milione e che possano raggiungere i 10 milioni entro il 2010.
Comunque quella cinese e' considerabile una situazione dove l'AIDS e' epidemico, ed i ceppi di HIV presenti sono praticamente solo il B e D.
Un vaccino che riconosca e protegga in modo combinato contro i ceppi B e D ridurrebbe notevolmente questa situazione ponendo un freno alla situazione epidemica che si e' venuta a formare in questi anni.