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Notizia del 26/01/2005

Grassi e rischio di infarto: è la qualità a fare la differenza

Mangiare meno grassi è una raccomandazione normale per prevenire le malattie cardiovascolari. Ma i grassi non sono tutti uguali, questo lo si sa bene. Gli acidi grassi polinsaturi (quelli del pesce o dell'olio d'oliva, ad esempio) sono da sempre considerati i migliori amici delle arterie, ed ora una ricerca finlandese conferma che la salute cardiovascolare può dipendere maggiormente da che tipo di grasso mangiamo, anziché da quanto ne mandiamo giù.

Lo studio, portato avanti dall'Università di Kuopio, in Finlandia, e pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine, ha coinvolto 1.551 uomini di mezza età, studiati per quindici anni. Di loro si sapevano le abitudini alimentari ed alcuni dati clinici derivati da analisi del sangue, come glucosio e colesterolo.

Tra tutti quelli studiati nel corso degli anni, 78 sono morti per malattie cardiovascolari, e 225 per altre cause. Andando a vedere cosa mangiavano i partecipanti allo studio, i ricercatori hanno potuto stabilire che la quantità di grasso non era poi molto determinante. Lo era invece il tipo: chi mangiava abitualmente acidi grassi polinsaturi aveva un rischio di ammalarsi di infarto o di altre malattie circolatorie tre volte inferiore agli altri.

Anche se ribadisce concetti già sentiti, la ricerca finlandese rappresenta una conferma dell'importanza non solo di limitare il cibo, ma anche di sceglierlo bene.

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