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Notizia del 28/02/2005

Finasteride: bilancio positivo per la prevenzione del cancro della prostata

Probabilmente molti conoscono il farmaco finasteride solo per il suo impiego in alcuni casi di calvizie. Ma l'estetica è un sottoprodotto. Questa medicina viene infatti studiata come possibile prevenzione del cancro della prostata, uno dei più diffusi tra i maschi.

I risultati di una recente ricerca sull'argomento sono stati pubblicati dalla rivista Cancer. Lo Studio sulla Prevenzione del Cancro della Prostata (PCPT nella sigla inglese) ha trovato che, nelle persone alle quali è stata somministrata regolarmente la finasteride, si ha una riduzione del 24,8% dei casi di questo tipo di tumore rispetto a quelli che hanno ricevuto un farmaco "finto" (il placebo). E' un vecchio sogno: la chemioprevenzione.

Però c'è un'altra faccia della medaglia: la finasteride, anche se riduce il numero totale di tumori, sembra favorire, nelle persone che comunque ne vengono colpite, lo sviluppo di forme cancerose più aggressive. Da qui il dubbio: visto che la riduzione del numero totale dei tumori si accompagna ad un aumento di quelli più aggressivi, non sarà che alla fine il bilancio della finasteride si rivela negativo?

Per risolvere la questione, un gruppo di scienziati del Centro Hutchinson per le ricerche sul cancro ha analizzato a fondo i dati, concludendo che l'uso della finasteride come misura preventiva sarebbe da raccomandare. Considerando il numero di persone salvate perché non prenderebbero affatto la malattia, e mettendo sul piatto della bilancia l'aumento delle morti a causa dei tumori più aggressivi, il gruppo americano ha calcolato che comunque si salverebbero moltissime vite.

"I potenziali effetti negativi dovuti ad un aumento di tumori aggressivi, si legge nelle conclusioni dell'articolo - sono sostanzialmente superati dalla riduzione totale dei casi".