Notizie

Notizia del 14/07/2003

Far fumare i malati in ospedale?

Fumare in ospedale: sembra una di quelle idee bislacche che solo un fumatore incallito e crudele può pensare. Ma c'è un dibattito in corso sulla rivista British Medical Journal (BMJ), ed è interessante.

Tutto è iniziato quando il Royal Victoria Hospital di Belfast, in Irlanda, ha deciso di riservare alcune stanze di degenza per malati fumatori. Un articolo sul BMJ aveva subito criticato fortemente la scelta: ci manca solo di permettere il fumo in ospedale, per quanto solo in aree riservate.

Ma Stephen Head, medico di Newark, in Gran Bretagna, ha una visione diversa. In una lettera alla rivista spiega che vietare il fumo ad un paziente potrebbe essere un comportamento non etico per i medici.

I casi sono due: o il paziente ha una malattia nella quale smettere di fumare migliorerà le sue condizioni, oppure è ricoverato per qualcosa che con il fumo non c'entra (una gamba rotta, magari). E' vero che smettendo migliorerà decisamente la sua salute, ma è giusto imporlo così brutalmente? "Quando i pazienti - dice il medico inglese - non hanno prospettive di miglioramento dallo smettere di fumare, e costringerli a non fumare rende peggiore la loro condizione, allora li stiamo trattando in modo non etico".

Il caso più eclatante è però quello dei malati terminali di tumore che hanno ancora il vizio del fumo. I loro ultimi giorni di vita sono spesso passati in ospedale, e devono smettere per forza (con tutti i sintomi dell'astinenza) quello che uno di loro ha definito "l'ultimo piacere che resta".

In pratica, nella lettera si suggerisce che far smettere di fumare per forza persone che tanto non hanno nulla da guadagnarci è una inutile crudeltà. Meglio le stanze separate, ben isolate naturalmente dal resto dell'ospedale.

Suggerimenti