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Notizia del 12/10/2002

Europa: la via verso le stelle

Nei giorni scorsi si è riunito a Parigi, nella sede centrale dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), il gruppo di lavoro sul programma Aurora, destinato a tracciare la rotta per le future missioni spaziali europee, sia robotizzate che umane.

In questa sede è stato approvato l'avvio delle fasi di studio per quattro diverse missioni: tutte rivolte verso Marte.

Due di esse, chiamate "navi ammiraglie", sono progetti molto impegnativi: la Exo-Mars e la Mars Sample Return.

La prima è destinata ad esplorare con cura l'ambiente marziano dal punto di vista biologico, in preparazione di future missioni, forse anche con uomini a bordo. Sarà composta da una sonda che resterà in orbita e da un piccolo "rover" che scenderà sul pianeta e sarà capace di muoversi per alcuni chilometri attorno al punto di atterraggio.. Avrà a bordo un trapano per l'estrazione di materiale ed un piccolo laboratorio di analisi sul posto dei campioni.

La seconda è sicuramente la più ambiziosa: riportare indietro sulla Terra i primi campioni di suolo marziano. Anche questa sonda sarà divisa in due parti: una in orbita e l'altra che scenderà sul pianeta. Quest'ultima raccoglierà i campioni di terreno e poi li chiuderà in una capsula che, grazie ad un suo motore a razzo, tornerà in orbita dove si incontrerà con il veicolo in attesa. A questo punto, grazie all'accensione di un altro motore, inizierà il lungo tragitto di ritorno verso la Terra. Qui, secondo modalità ancora da stabilire, la capsula contenente il suolo marziano sarà recuperata e raggiungerà i laboratori dove verranno compiute tutte le analisi.

Queste spedizioni saranno precedute da due missioni "freccia" La prima sarà destinata a testare le tecnologie necessarie per utilizzare l'atmosfera marziana per frenare la velocità di un veicolo destinato ad entrare in orbita (aerofrenata). La seconda proverà tutte le manovre necessarie per il recupero della capsula di ritorno da Marte.

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