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Notizia del 06/04/2005

Esercizio e controllo dello stress funzionano contro le malattie cardiovascolari

L'esercizio fisico aerobico ed un programma psicologico di controllo dello stress sono buoni metodi non farmacologici per ridurre il rischio cardiovascolare in pazienti che già presentano una malattia di questo tipo.

Il risultato, che aggiunge prove ad un concetto tutto sommato già acquisito, viene da una ricerca condotta dal Duke University Medical Center, negli Stati Uniti, e pubblicata sulla rivista Journal of American Medical Association. Il gruppo di ricercatori guidato da James Blumenthal ha studiato 134 persone (92 uomini e 42 donne, di età compresa tra 40 ed 84 anni) che presentavano angina stabile ed ischemia cardiaca indotta da esercizio (cioè un minore flusso di sangue al muscolo cardiaco in condizioni di lavoro aumentato).

Dal 1999 al 2003 i partecipanti al progetto sono stati divisi in due gruppi. Uno ha ricevuto le cure mediche previste per questi casi, con l'aggiunta di 35 minuti di esercizio fisico, tre volte a settimana per sedici settimane. L'altro gruppo ha seguito lo stesso regime terapeutico, ma con l'aggiunta di un programma psicologico di controllo dello stress.

I ricercatori, quando hanno controllato gli esiti del programma, hanno visto che gli appartenenti al secondo gruppo avevano avuto un miglioramento in alcuni marcatori tipici del rischio cardiovascolare. Quindi avevano abbassato le loro possibilità di essere colpiti, ad esempio, da un infarto.

"I risultati di questo trial randomizzato - scrivono gli autori - dimostrano che i trattamenti comportamentali forniscono un beneficio aggiuntivo a questo tipo di pazienti", ma avvertono anche che, considerato il numero non grandissimi di pazienti studiati, "gli effetti a lungo termine dell'esercizio fisico e del controllo dello stress dovranno essere valutati anche in popolazioni più ampie di pazienti".

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