Diagnosi precoce dell'Alzheimer: arriva un nuovo test
L'analisi del liquido spinale può aiutare a identificare i primi segni del morbo di Alzheimer, consentendo di intervenire con le opportune terapie prima che i danni causati dalla patologia siano troppo gravi e irreversibili.
Lo studio, effettuato da un gruppo di ricercatori statunitensi ed europei, è stato pubblicato sulla rivista Neurology. In particolare, analizzando il liquido spinale di 58 pazienti, è stato possibile evidenziare uno squilibrio delle proteine beta amiloide e tau: le persone che mostrano i primi deficit di memoria hanno fatto registrare livelli della proteina beta amiloide più bassi di quella tau, che a sua volta risultava notevolmente aumentata.
La sperimentazione è ancora in fase iniziale, ciò nonostante questo è un passo importante per cercare di contrastare una malattia che ha un impatto sociale elevatissimo e per la quale ancora non esiste una cura efficace.