Notizie

Notizia del 16/12/2008

Dal San Raffaele nuova tecnica di ricostruzione dei nervi lesi

Un cilindro in biopolimero potrebbe fare da guida per la ricrescita dei nervi indotta dall'utilizzo di cellule staminali. E' un progetto di ricerca che da' speranza a coloro che a causa di un incidente hanno perduto l'uso di uno o più arti e che entrerà nella fase di sperimentazione clinica a gennaio, dopo aver superato la sperimentazione animale.

E' uno dei progetti di punta dell'Istituto di Neurologia Sperimentale (Inspe) che, fondato nel 2005 al San Raffaele di Milano, entra oggi in pieno in fase operativa con l' inaugurazione di oltre 1.200 metri quadrati di laboratori interamente dedicati alla ricerca di base e clinica per la terapia di malattie neurologiche gravi, come sclerosi multipla, ictus, traumi spinali e neuropatie periferiche.

'Finora - spiega il direttore Giancarlo Comi, che è anche responsabile del Dipartimento di Neurologia dell'istituto milanese - per cercar di far ricrescere il nervo spezzato si utilizzavano le vene che pero' hanno il difetto di essere vuote all'interno'.

Il nuovo supporto, chiamato 'scaffold', è un cilindretto di materiale biocompatibile (destinato a dissolversi), una sorta di bioplastica, attraverso cui gli scienziati cercheranno di far ricrescere il nervo utilizzando cellule staminali nervose con opportuni fattori di crescita.

'Siamo pronti a partire a gennaio con una ventina di pazienti', dice Comi sottolineando che 'questo tipo di ricerca traslazionale, basata sul rapido trasferimento al letto del malato dei risultati della ricerca di base, è possibile solo perchè c'è un grande ospedale come il San Raffaele alle spalle dell'Inspe, che è diventato oggi, coi nuovi laboratori e oltre 100 fra ricercatori e medici, uno dei maggiori centri ricerca europei interamente dedicati alle Neuroscienze'. (Fonte: Aduc)

Suggerimenti