Notizie

Notizia del 03/06/2003

Curare il diabete con le cellule dei maiali: un passo in avanti

E' una tecnica sulla quale riposano molte speranze: prelevare le cellule produttrici di insulina (cellule di Langherans) dai maiali per trapiantarle sui malati di diabete. La promessa è quella di liberare almeno una certa percentuale di diabetici dalla schiavitù delle iniezioni di insulina.

Certo, la strada è ancora lunga e difficile, ma un nuovo passo in avanti, per ora limitato solo ad esperimenti su animali, fa intravedere qualche possibilità. Ricercatori dell'Università del Minnesota sono infatti riusciti a trapiantare cellule del Langherans prelevate da maiali su scimmie diabetiche. L'esperimento non è una novità: fu già effettuato in passato, ed i risultati sono sempre stati immediati, con le scimmie che subito dopo l'intervento non avevano più bisogno di iniezioni e potevano mangiare liberamente. Ma i guai cominciavano altrettanto rapidamente con il rigetto delle cellule estranee da parte del sistema immunitario delle scimmie. Entro due-tre settimane era tutto finito: le nuove cellule morte ed il ritorno delle iniezioni di insulina.

Ciò che hanno però fatto i ricercatori americani, che hanno presentato i loro risultati al Congresso Americano sui Trapianti, è stato di ritardare il rigetto, in modo da far sopravvivere le cellule trapiantate per oltre 70 giorni.

Il segreto è nel trattamento di soppressione della risposta immunitaria effettuato sulle scimmie. Combinando in modo nuovo le normali terapie, gli scienziati sono riusciti ad evitare per un po' l'attacco delle difese dell'organismo.

Sono solo timidi passi: il rigetto si presenta comunque, e le terapie immunosoppressive necessarie sono molto pesanti se le si dovesse applicare su pazienti umani. Ma è un inizio, in quel campo molto controverso che vede l'impiego di trapianti di organo da animali verso esseri umani (xenotrapianti).

Suggerimenti