Notizie

Notizia del 27/05/2008

Contatto avvenuto tra Phoenix e Marte

Il momento più critico del viaggio della sonda Phoenix è stato superato brillantemente. I tecnici del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della NASA a Pasadena, in California hanno seguito con il fiato sospeso le delicate fasi dell'atterraggio, la sonda si è posata senza problemi sul suolo di Marte dopo un viaggio nello spazio di 680 milioni di chilometri cominciato con il lancio da Cape Canaveral nell'agosto 2007. Considerando che finora erano andati a buon fine solo 5 dei 15 tentativi di atterraggio su Marte, e che per la missione sono stati investiti 420 milioni di dollari, è ben comprensibile lo stato di ansia che aleggiava alla NASA negli ultimi giorni. L'esperienza maturata con i dispositivi di riduzione della velocità utilizzati da Phoenix sarà inoltre utilissima per il futuro sviluppo di veicoli in grado di portare l'uomo a mettere piede sul pianeta rosso.

Ma il vero scopo della sonda Phoenix comincia adesso, la navicella, un grande "piatto" concavo poggiato su tre robuste zampe, per tre mesi raccoglierà campioni di suolo e ghiaccio, fondamentali per capire se esistano tracce di vita microbica presente o passata. Il lavoro verrà svolto grazie all'utilizzo di un braccio robotico in alluminio lungo 2,35 metri capace di scavare fino alla profondita' di un metro per cercare il ghiaccio d'acqua che, come hanno segnalato più volte missione precedenti, in quella zona del pianeta dovrebbe trovarsi in abbondanza nel sottosuolo, poco al di sotto della superficie. Le attività pratiche, secondo gli esperti, potranno iniziare entro la prossima settimana.

La sonda-laboratorio pesa 664 chilogrammi, compreso lo scudo che protegge gli strumenti (110 chilogrammi) e l'attrezzatura scientifica (59 chilogrammi) ed è alimentata da grandi pannelli solari di oltre 5 metri. Oltre al braccio robotico è dotata di una stazione meteorologica, un analizzatore di gas e temperatura, apparecchiature per microscopia ed elettrochimica e due strumenti per rilevare immagini.

E' la prima sonda spaziale a posarsi sulla regione artica del pianeta rosso per sondarne il permafrost. Phoenix deve il proprio nome al fatto di essere rinata, come la mitologica fenice, dalle ceneri di una missione cancellata dalla Nasa dopo il fallimento nel 1999 di Polar Lander, una sonda scesa al polo sud di Marte e subito andata perduta.