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Notizia del 22/10/2007

Con la missione Esperia stazione spaziale più grande

Si prepara a diventare più grande la stazione spaziale internazionale (Iss), con la missione Esperia verrà portato nello spazio il Nodo 2, al quale saranno agganciati due nuovi laboratori. "Il Nodo 2 e' un componente fondamentale per l'assemblaggio della stazione orbitale", ha detto il presidente dell'Agenzia spaziale italiana (Asi), Giovanni Bignami, giunto a Cape Canaveral per seguire il lancio della missione, previsto alle 17,38 italiane di domani.

"Il 40% del volume pressurizzato dei moduli abitativi della stazione spaziale – ha aggiunto - e' di fabbricazione italiana, e grazie al Nodo 2, la stazione orbitale sara' completata per il 60%".

Realizzato in Italia sotto la guida della Thales Alenia Space, il Nodo 2 e' una vera e propria "porta" della ricerca. A due dei suoi quattro boccaporti saranno infatti agganciati il laboratorio europeo Columbus, che arrivera' con lo shuttle il prossimo 6 dicembre, e poi il laboratorio giapponese Kibo, nell'aprile 2008. Gli altri due potranno collegare alla stazione orbitale moduli logistici e navette. I Nodi permettono inoltre il passaggio degli astronauti e sono ambienti di lavoro a tutti gli effetti. La Stazione spaziale ne prevede tre: il Nodo 1 e' stato costruito negli Stati Uniti dalla Boeing, i Nodi 2 e 3 sono italiani, derivati dall'architettura dei tre moduli logistici (Mplm) che l'Asi ha fornito alla Nasa. Lungo piu' di sette metri, con un diametro di 4,5 metri e pesante circa 14 tonnellate, il Nodo 2 e' isolato da una copertura termica e da pannelli che lo proteggono dal bombardamento di micro-meteoriti.

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