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Notizia del 29/01/2014

Colesterolo trasformista: da buono diventa cattivo

Fino ad oggi il colesterolo veniva etichettato come “buono” o “cattivo”, sottointendendo che uno facesse bene e l’altro male. Ma da quanto scoperto dai ricercatori della Cleveland Clinic il colesterolo non nasce come “cattivo”, ma da “buono”  si trasforma,  seguendo un processo che lo rende disfunzionale, facendogli perdere le sue proprietà cardio-protettive e rendendolo pericoloso per le arterie.

Dietro a questo processo vi sarebbe l’Apolipoproteina A1 (apoA1), che è la proteina presente nel colesterolo “buono” che gli dona le sue qualità cardio-protettive. Tuttavia, durante l'arteriosclerosi una grande proporzione di apoA1 si ossida nella parete dell’arteria, andando a influire in negativo sulla salute cardiovascolare, divenendo così causa di malattie coronariche.

Dopo questa scoperta i ricercatori stanno già sviluppando un test clinico per misurare i livelli nel sangue di questa proteina, in modo da poter valutare il rischio di patologie cardiovascolari nei pazienti e sviluppare terapie mirate al fine di prevenire le malattie.

 

 

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