Cinesi nello spazio: ancora un passo in avanti
Si fa sempre più vicino il giorno in cui il più esclusivo club del mondo, quello delle nazioni capaci di lanciare esseri umani nello spazio, si arricchirà di un terzo membro: la Cina.
Con il successo del lancio della Shenzou IV, infatti, gli scienziati cinesi sembrano ritenere ormai conclusa la fase di sperimentazione. Il prossimo volo dell'astronave (il cui nome significa "Vascello Divino") potrebbe essere quello buono.
Nei giorni scorsi la Shenzou IV, spinta da un missile della serie Lunga Marcia, è entrata regolarmente in orbita compiendo tutte le sue operazioni, naturalmente in modo automatico. Nei mesi passati la terza della serie aveva portato nello spazio diversi animali, tra i quali (si ritiene) un maiale.
Il programma spaziale cinese, come avveniva un tempo per quello russo, rimane piuttosto segreto. Quindi è difficile prevedere se la data del lancio di esseri umani sarà annunciata pubblicamente o se, invece, l'annuncio sarà dato solo a cose fatte.
Da un punto di vista tecnico bisogna sottolineare come la tecnologia e l'esperienza russe siano coinvolte nel progetto. A prima vista l'astronave Shenzou è molto simile ad una Soyuz russa, e gli esperti ritengono che sia semplicemente un adattamento del glorioso "cavallo da tiro" dell'astronautica ex sovietica. Inoltre almeno due aspiranti astronauti cinesi avrebbero svolto un lungo addestramento a Star City, il centro spaziale vicino Mosca.
Se tutto andrà bene, l'arrivo di un terzo attore sulla scena spaziale mondiale (gli altri Paesi hanno astronauti, ma devono portarli in orbita con veicoli americani o russi) non potrà che risvegliare vecchi sogni. Ufficialmente non si sa ancora nulla, ma alcune voci farebbero pensare che la Cina possa guardare alla Luna nel futuro. Tornare sulle orme di Neil Armstrong e dei suoi colleghi sarà uno dei più grandi risultati per un Paese che sta emergendo come potenza tecnologica.