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Notizia del 08/10/2013

Canali di ghiaccio gigante nascosti in Antartide

Canali di ghiaccio alti fino a 250 metri e lunghi centinaia di chilometri. Questa l’incredibile scoperta di un Team internazionale multidisciplinare di ricercatori proveniente dall’Università di Exeter, dalla Newcastle University, dall’Università di Bristol, dall’Università di Edimburgo, dall’Università di New York e dal British Antarctic Survey. Utilizzando le immagini satellitari e misurazioni radar aeree, i ricercatori hanno individuato diversi canali di considerevoli dimensioni all’interno di una piattaforma di ghiaccio. Essi risultano peraltro visibili anche in superficie, poiché il ghiaccio galleggia a un’altezza diversa in funzione del suo spessore.

Canali di ghiaccio in AntartideIl Team di ricerca ha scoperto anche che i percorsi seguiti dai flussi d’acqua sono allineati ai canali che si trovano sotto la superficie della piattaforma, proprio nel punto in cui il ghiaccio inizia a galleggiare. Questo ha consentito di formulare una prima ipotesi che spieghi il fenomeno: sembra che siano gli stessi flussi d’acqua sotto la calotta polare a essere responsabili della formazione dei canali. Quando l’acqua di fusione che scorre sotto lo strato di ghiaccio raggiunge l’oceano, si generano veri e propri fiumi d’acqua. Sotto la pressione delle tonnellate di ghiaccio sovrastanti, tali corsi d’acqua “forzati” possono sciogliere le pareti di ghiaccio, formando grandi tunnel nelle piattaforme antartiche.

Tuttavia, le implicazioni precise di tale scoperta non sono ancora del tutto definite. “Se vogliamo comprendere il comportamento della calotta di ghiaccio e il suo contributo alle variazioni del livello del mare – afferma della Dott.ssa Anne Le Brocq dell’Università di Exeter – abbiamo bisogno di capire appieno il ruolo dell’acqua alla base della calotta di ghiaccio. Le informazioni ottenute da questi canali di recente scoperta ci permetteranno di comprendere più a fondo come funziona il sistema  e, quindi, come lo strato di ghiaccio si comporterà in futuro”.

Questa tipologia di fenomeno non è del tutto nuova: canali analoghi erano stati già osservati altrove. Tuttavia, la loro formazione era stata attribuita a processi di scioglimento della calotta legati al moto ondoso degli oceani, piuttosto che alla liquefazione del ghiaccio a terra. Grazie ai nuovi dati, invece, sarà possibile studiare le modalità con cui l’acqua influenza la stabilità della calotta di ghiaccio, in rapporto alle variazioni climatiche.

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