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Notizia del 03/02/2010

Bio-energia dal tabacco? I ricercatori ci lavorano

Ottenere dalle foglie del tabacco celle solari biodegradabili ed economiche: il primo passo per raggiungere questo obiettivo è stato fatto dai ricercatori dell'universita' della California a Berkeley. Con un lavoro pubblicato sulla rivista Nano Letters, i ricercatori hanno dimostrato che è possibile programmare la pianta inducendola a produrre "cromofori artificiali", strutture specializzate nella conversione della luce solare in elettroni ad alta potenza.

Piuttosto che tentare di riprogrammare tutte le cellule di una pianta matura di tabacco, gli scienziati hanno modificato geneticamente il virus del mosaico del tabacco per farlo lavorare per loro. E' bastato far ammalare la pianta infettandola con il virus per indurla a produrre cromofori artificiali. I cromofori artificiali per funzionare devono essere posizionati a una precisa distanza l'uno dall'altro, compresa fra i due e i tre nanometri. La distanza è la stessa che separa i cromofori naturali nella pianta del tabacco dove sono allineati in una spirale lunga centinaia di nanometri. Dopo aver ottenuto i cromofori artificiali dalla pianta del tabacco, i ricercatori li hanno estratti e dissolti in una soluzione liquida. Questa è stata fatta depositare su un substrato plastico o di vetro per creare celle solari. Anche se le celle prodotte non hanno trasformato la luce in energia elettrica utilizzabile, gli esperti sono convinti che il lavoro

sia un primo passo per ottenere celle fotovoltaiche biodegradabili ed economiche che non hanno bisogno di sostanze tossiche nel processo di produzione.

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