Beta-bloccare le memorie?
I beta-bloccanti sono farmaci largamente usati per patologie cardiovascolari e per il trattamento dell'ipertensione. Ma ora salta fuori un uso decisamente inconsueto: bloccare i cattivi ricordi.
In un articolo pubblicato dalla rivista Nature, psichiatri statunitensi sostengono che i beta-bloccanti possono interferire con il sistema con cui il cervello immagazzina i ricordi.
In particolare, somministrandoli al momento giusto, potrebbero servire per ridurre il carico di ansia associato a ricordi terribili come quelli di attacchi terroristici.
I cosiddetti disturbi post-traumatici rappresentano una condizione molto seria, e si prevede un loro aumento a seguito delle minacce terroristiche di questi giorni. Quindi un qualsiasi elemento capace di ridurre il carico di queste memorie sull'emotività delle persone sarà benvenuto.
Ma altri psichiatri sostengono che di questi farmaci, e della loro strana capacità di interferire con i ricordi, si potrebbe fare un cattivo uso: somministrarli ai soldati di un qualche esercito per "desensibilizzarli" rispetto ad eventuali azioni disumane che i comandanti potrebbero ordinare loro di compiere.