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Notizia del 20/05/2004

Autismo: nuove prove smentiscono qualsiasi relazione con i vaccini

Quella che viene dall'Istituto di Medicina delle National Academies, negli Stati Uniti, dovrebbe essere la parola finale su una questione che si è protratta per troppi anni: la possibilità che il vaccino anti - morbillo, parotite e rosolia (MPR) possa causare in qualche modo l'autismo nei bambini.

Le conclusioni finali del Rapporto ufficiale sulla sicurezza dei vaccini nei confronti dell'autismo sono infatti chiare: basandosi su un'analisi completa degli studi scientifici effettuati, il vaccino MPR non è associato ad un più alto rischio di autismo. E non lo è neanche un componente presente nello stesso vaccino (come in altri): il thimerosal, a base di mercurio, che serve a stabilizzare il preparato.

La faccenda nacque qualche anno fa con un articolo scientifico in cui si ipotizzava un qualche rapporto tra la vaccinazione MPR e la successiva comparsa di sintomi autistici nei bambini. Un sospetto, che come tale doveva essere ulteriormente investigato. Ma prima che arrivassero altri dati in tutto il mondo si sparse una forma di paura nei confronti di questo vaccino e del thimerosal contenuto. Alimentata anche dalla terribile gravità dell'autismo, una malattia che distrugge le comunicazioni sociali ed affettive nei bambini colpiti. Qualcosa di spaventoso per un genitore.

Insomma, in alcune zone si è osservata una netta diminuzione del numero di vaccinazioni eseguite, con i genitori che non volevano farle ai loro figli per via di queste paure. Il risultato è stato un aumento delle infezioni, soprattutto del morbillo. E bisogna ricordare che questa malattia può in alcuni casi portare a complicanze gravissime, fino alla morte, come purtroppo è recentemente accaduto anche in Italia.

Il comitato americano incaricato dello studio ha esaminato una serie di grandi studi condotti in tutto il mondo negli anni passati. In tutti i casi non è stata trovata alcuna associazione tra il vaccino, il thimerosal e la comparsa dell'autismo.

Ma lo stesso comitato è andato ad investigare anche i possibili meccanismi biologici con cui il vaccino avrebbe potuto creare danni cerebrali tali da portare all'autismo. C'erano diverse ipotesi, come ad esempio la possibilità che la risposta immunitaria contro il vaccino portasse ad attaccare anche le cellule nervose. Ma anche in questo caso il vaccino ne esce scagionato: non sono stati trovati meccanismi per cui il sistema immunitario, una volta stimolato dall'MPR, possa giocare un ruolo nell'autismo. Quanto al Thimerosal, in casi dove c'era stata una esposizione ad alti livelli di mercurio (molto superiori a quelli presenti nel vaccino) non è stato mai documentato alcun caso di autismo.

"Le evidenze scientifiche - dice Marie McCormick, capo del Comitato - sono impressionanti e vengono da diversi studi ben realizzati. Tutto indica che i vaccini non sono associati con l'autismo. Noi appoggiamo fortemente le ricerche volte a scoprire le cause effettiva di questa devastante malattia. Ma le risorse sarebbero usate più efficientemente se si dirigesse la ricerca scientifica verso strade che promettono risposte efficaci".

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