Notizie

Notizia del 09/09/2002

Asteroidi distruttivi anche se non colpiscono la Terra

Era un vecchio problema dei primi tempi della Guerra fredda: gli asteroidi che colpiscono l'atmosfera, anche se si disintegrano completamente senza raggiungere il terreno, possono essere scambiati per bombe atomiche scagliate dal nemico. America e Russia trovarono le tecnologie per distinguere tra un innocuo pezzo di roccia che ha finito la sua vita in una spettacolare esplosione ed un attacco atomico. Ma oggi il problema esce nuovamente allo scoperto perché alcune nazioni hanno sviluppato ordigni nucleari, senza però avere a disposizione quelle tecnologie avanzate che possono evitare un errore del genere.

E' il caso della crisi tra India e Pakistan. Il 6 giugno scorso gli strumenti hanno registrato un'esplosione nell'atmosfera terrestre pari a dodici kiloton, più o meno la potenza della bomba di Hiroshima. Era un meteorite che aveva colpito l'atmosfera disintegrandosi al di sopra del Mar Mediterraneo. Ma che succederebbe se un'esplosione del genere avvenisse al di sopra di una nazione che si trova in una situazione di tensione con un'altra, ed entrambe sono dotate di bombe atomiche? Forse, come ha sostenuto il generale Simon Worden, dello Space Command americano (la branca spaziale della difesa statunitense), qualcuno potrebbe pensare di essere stato attaccato, e potrebbe reagire lanciando i suoi missili. L'asteroide non avrebbe fatto alcun danno diretto, ma avrebbe scatenato una guerra nucleare.

Parlando davanti alla Commissione del Congresso americano sul futuro dell'industria aerospaziale USA, Worden ha suggerito la creazione di un centro che possa rapidamente informare tutte le nazioni della Terra dell'impatto in atmosfera di un asteroide. In questo modo nessuno, si spera, si precipiterà sul bottone nucleare perché preso dal panico.

Ma Worden ha esposto anche diversi altri aspetti del problema asteroidi. In particolare il pericolo rappresentato da quelli grandi appena 100 metri, capaci comunque di portare grandi distruzioni ad un territorio piuttosto vasto. "Ci sono centinaia di migliaia di questi oggetti - ha detto il generale - che vengono vicino alla Terra. E conosciamo le orbite solo di alcuni di essi. C'è bisogno di creare nuovi sistemi di sorveglianza capaci di esaminare l'intero cielo attorno a noi in pochi giorni".

Gli asteroidi, insomma, entrano sempre più nel mirino dei militari, ed ora stanno chiedendo di giocare un ruolo di primo piano nel difendere la Terra da questa minaccia, pensando contemporaneamente ad evitare che la distruzione finisca per avere una faccia molto più "terrestre", come quella di una testata nucleare.