Arriva un nuovo sistema di classificazione delle specie
Il buon vecchio Linneo è destinato a finire in un cassetto. Nell'era del sequenziamento del DNA del resto non si poteva pensare di continuare a classificare le nuove specie, oppure specie destinate a sparire rapidamente, secondo criteri ormai obsoleti e soprattutto lenti.
Anche perchè, nonostante la biodiversità del pianeta continui a diminuire con una velocità senza precedenti, ogni anno vengono scoperte migliaia di nuove specie, 13.494 solo nel 2012.
Ci ha pensato un gruppo di ricercatori coordinati dall'Accademia delle Scienze bulgara, del quale fa parte anche l'Università della Tuscia, a proporre una nuova tecnica di classificazione che, in aggiunta alla tradizionale descrizione morfologica, prevede un codice a barre basato sul Dna, una microtomografia a raggi X per avere dati anatomici e morfologici dettagliatissimi e un video che documenta importanti tratti del comportamento dell'animale.
Il primo "classificato" è stato un millepiedi chiamato Eupolybothrus cavernicolus, recentemente scoperto in una regione carsica della Croazia.