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Notizia del 03/12/2013

Annodare il DNA dei virus serve a metterli fuori combattimento

Un virus, una volta entrato nel nostro organismo, per riprodursi inserisce pezzi di DNA nelle cellule parassitate che attraverso il loro metodo riproduttivo lo trascrivono e lo diffondono.

Un team internazionale di ricercatori, fra cui Cristian Micheletti della SISSA (la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste), ha studiato come avviene questo meccanismo e quanto tempo ci vuole perché un virus inietti il proprio DNA all’interno delle cellule.

Micheletti e colleghi hanno costruito un modello al computer del DNA del virus e hanno poi simulato l’inserimento del materiale genetico nel nucleo della cellula ospite. Il passaggio è tanto più fluido quanto più è ordinato il filamento, se invece è aggrovigliato potrebbe rimanere bloccato e non passare nello stretto canale del capside. Questo è legato alla sua tendenza occasionale di formare nodi ‘toroidali’- a ciambella - così complessi da impedire del tutto la fuoriuscita dal virus. Districare i nodi del DNA è quindi essenziale perché il virus sia infettivo.

Questo studio dimostra che stringere solidi nodi nel lungo filamento del Dna impacchettato nei virus potrebbe impedire le infezioni: riuscire a farlo richiederà ancora molto tempo, ma la strada è stata aperta.

 

 

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