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Notizia del 01/04/2005

Anche la cannabis usata per scopi terapeutici può indurre effetti psichici

Si parla da molto tempo della possibilità di usare il principio attivo della cannabis (la pianta alla base della marijuana e dell'hashish) come strumento terapeutico per alcune patologie, e sono cominciate le prove su pazienti e volontari. Ora appare un risultato inatteso: anche in un ambiente estremamente controllato come quello di una sperimentazione clinica appaiono effetti sul sistema nervoso, simili per molti versi a quelli osservati in chi fa uso di quelle droghe.

L'osservazione nasce nell'ambito di una ricerca portata avanti dall'Institut Universitaire de Medecine Legale, in Svizzera. I ricercatori stavano sperimentando l'uso del delta9 Tetraidrocannabinolo, appunto il principio attivo della cannabis, somministrato per via orale. Secondo un articolo pubblicato su BMC Psychiatry, due dei soggetti interessati dallo studio hanno sviluppato sintomi psicotici come grave ansia, alterazioni psicomotorie e depressione. In uno dei casi, la persona interessata ha raccontato come quei sintomi fossero peggiori rispetto a quando aveva semplicemente fumato hashish.

I molti effetti terapeutici attribuiti alla cannabis (come rilassare gli spasmi muscolari nei pazienti affetti da sclerosi multipla o combattere la nausea provocata dalla chemioterapia) hanno fatto nascere un grande interesse sul suo uso in medicina. L'articolo su BMC Psychiatry non punta a stroncare queste possibilità, ma rappresenta un campanello di allarme sui possibili effetti collaterali inattesi.