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Notizia del 31/07/2012

Anche i coralli si difendono

L’anidride carbonica presente nell’atmosfera acidifica il mare. Alcuni coralli sono in grado di adattarsi variando il loro pH interno. Altre specie rischiano invece di estinguersi, con gravi conseguenze sulla salute del mare.

Una ricerca condotta da un team internazionale, cui ha preso parte l’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr), ha identificato un meccanismo fisiologico che permette ad alcuni coralli di contrastare gli effetti negativi dell’acidificazione degli oceani. 

I coralli si dividono tra quelli che producono uno scheletro aragonitico, e quelli che lo costruiscono sotto forma di calcite, due diverse fasi mineralogiche del carbonato di calcio.  Lo studio ha scoperto che i coralli aragonitici, ad esempio del genere Acropora o Porites, hanno meccanismi biologici di autoregolazione che permettono di aumentare il pH interno, proteggendosi in questo modo dai cambiamenti dell’ambiente.

La scoperta del gruppo di ricercatori non deve tuttavia indurre ad abbassare la guardia. Se alcuni coralli sanno adattarsi, altri non possono farlo, e se le specie che fissano il carbonio nei loro scheletri iniziano a diminuire, la capacità del mare di assorbire l’anidride carbonica e contrastare l’effetto serra è destinato a diminuire.

 

 

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