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Notizia del 09/02/2007

Accordo tra WWF e Società Chimica Italiana per una Chimica sostenibile

Il 7 febbraio il mondo della Chimica, Società Chimica Italiana, e quello dell'Ambientalismo, WWF, hanno firmato un importante accordo, che suona come un armistizio tra due parti spesso in conflitto, a fronte di problematiche più urgenti e gravi che il nostro Pianeta si troverà a dover affrontare nei prossimi anni. Non a caso, mentre a Parigi venivano divulgate le fosche conclusioni del Rapporto sui cambiamenti climatici, ci si è resi conto che, piuttosto che farsi la guerra, è meglio collaborare su obiettivi comuni. Che sono poi quelli di creare una cultura dell'informazione scientifica corretta e di stimolare una ricerca scientifica, che, superando gli abusi a volte commessi in passato, sia maggiormente orientata verso la sostenibilità ambientale.

L'accordo prevede la nascita di un "tavolo" di lavoro e di confronto che possa servire a facilitare la divulgazione delle conoscenze scientifiche nel campo della chimica, senza criminalizzazioni a priori, e nel contempo contribuisca a sollecitare un impegno industriale verso la ricerca di soluzioni più innovative e al contempo meno impattanti per l'ambiente che ci circonda. La cosìdetta "green chemistry", studiando le possibilità di sostituzione e di captazione degli elementi maggiormente inquinanti può dare un contributo fondamentale alla serie di interventi che dovranno essere messi in atto per rimediare al quadro catastrofico che oggi ci viene presentato dagli scienziati.

Del resto oggigiorno la chimica permea ogni oggetto che circonda l'attività quotidiana dell'uomo, basta pensare che sono ben 80.000 i composti chimici artificiali immessi nell'ambiente naturale, e spesso non se ne conoscono a sufficienza gli effetti collaterali.

Per approfondimenti: http://www.wwf.it/