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Notizia del 22/01/2003

Accendere e spegnere i geni

E' un grosso sogno per la biologia molecolare e, azzardando molto, anche per la medicina: attivare o disattivare a piacere un particolare frammento del codice genetico.

Attualmente i topi geneticamente modificati creati in laboratorio possono effettivamente avere un particolare gene mancante. Vengono chiamati "knockout". In questo modo si riesce a studiare la funzione di un gene semplicemente eliminandolo e stando a vedere cosa succede.

Ma la tecnica usata oggi prevede l'effettiva eliminazione del frammento di DNA nel quale quell'informazione è codificata. Invece un nuovo sistema che sta emergendo prepotentemente segue una strada diversa: anziché eliminare parte del DNA, bloccare la sua espressione.

E' il caso di ricordare che l'informazione contenuta nel DNA viene trasformata in proteine (e quindi "espressa") grazie ad un tipo di RNA (Acido ribonucleico), che ha il compito di copiare le informazioni e portarle fuori dal nucleo cellulare.

Appare lgico che, se si riesce a bloccare la molecola di RNA che porta quella particolare informazione, l'effetto sarà lo stesso che se si fosse distrutta una parte di DNA.

In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Structural Biology, un gruppo di ricercatori della Stony Brook University e del Cold Spring Harbor Laboratory annuncia di aver usato proprio questo sistema per ottenere topi nei quali un particolare gene è stato "silenziato" con il sistema della "interferenza RNA", come viene chiamato.

All'orizzonte, ancora molto lontana però, appare la possibilità di intervenire addirittura sui geni di esseri viventi, attivandoli e disattivandoli a piacere.

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