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Notizia del 14/09/2011

Scoperto il terrore dei mari di 500 milioni di anni fa

 

Risale ai periodi geologici del Cambriano e dell’Ordoviciano, tra  500 e 400 milioni di anni fa il gambero gigante ritrovato nel Sud-Est del Marocco.

Si tratta del primo ritrovamento di un fossile intero dell’animale. Il suo nome, anomalocaride, cioè “strano gambero” è infatti frutto di un equivoco: dell’animale erano già state ritrovate le spinose appendici boccali, ma si era ritenuto fossero animali interi, crostacei, simili ai gamberi, appunto.

I ritrovamento successivi hanno poi svelato che queste erano le ganasce con le quali l’anomalocaride afferrava e triturava le sue prede.

Il fossile, più grande di quelli ritrovati finora, indica che l'animale poteva raggiungere il metro di lunghezza, ma la notizia più interessante per i paleontologi è legata alla durata della presenza della specie nei mari. Gli studiosi ritenevano che gli anomalocaridi si fossero estinti alla fine del Cambriano, dopo aver vissuto per 25 milioni di anni, ma il ritrovamento dei nuovi fossili del Marocco dimostra che questi straordinari predatori si sono evoluti, e che la specie è sopravvissuta per 60 milioni di anni.

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