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Notizia del 08/10/2008

A due americani e un giapponese il Nobel per la chimica

La scoperta e lo sviluppo della proteina verde fluorescente Gfp hanno consentito al giapponese Osamu Shimomura e agli americani Martin Chalfie e Roger Y. Tsien di ricevere il premio Nobel per la chimica. La Gfp, presente in natura in alcune meduse, viene utilizzata da anni come "marcatore" nella ricerca medica ed uno degli strumenti più importanti usati al giorno d'oggi", si legge nella motivazione dell'Accademie delle Scienze svedese.

Le tecniche genetiche utilizzate oggi permettono di legare la proteina fluorescente verde ad altre proteine. In questo modo la Gfp diventa come un'etichetta inconfondibile che permette di individuare la posizione di altre proteine, di seguirne i movimenti e di osservare il modo in cui interagiscono con il loro ambiente. Per esempio, si può vedere che cosa succede quando le cellule nervose vengono danneggiate dal morbo di Alzheimer, o quando nel pancreas vengono create le cellule beta produttrici di insulina, o ancora come si sviluppa un embrione.