A caccia di vita sui pianeti extrasolari con i telescopi "giganti"
Rilevare la presenza di vita su pianeti simili alla Terra che orbitano attorno ad altre stelle potrebbe essere ora possibile, in un modo che fino ad oggi non si poteva fare con gli strumenti a disposizione degli scienziati.
Il risultato degli studi condotti da un gruppo di ricercatori guidati da Ignas Snellen, dell'Università di Leiden nei Paesi Bassi, recentemente pubblicato sulla rivista "The Astrophysical Journal", ha infatti rivelato che la prossima generazione di giganteschi telescopi terrestri dell'ESO, indicati come extremely large telescopes (ELT), potrà essere in grado di individuare segnali di marcatori biologici nella luce stellare che filtra attraverso l'atmosfera degli esopianeti. Questo sarà possibile grazie all'utilizzo di uno spettrografo ad alta risoluzione, capace di separare le componenti della luce.
Sul nostro pianeta gli organismi viventi lasciano numerose tracce chimiche nell'ambiente, come ossigeno, metano o anidride carbonica. Individuarne le tracce nell'atmosfera di un esopianeta sarebbe una forte indicazione che la vita è presente anche lì.