6 novembre Presentazione del volume L'impresa irresponsabile di Luciano Gallino
Lunedì 6 novembre 2006 alle ore 17 si terrà nella Sala dei Mappamondi dell'Accademia delle Scienze di Torino (Via Accademia delle Scienze 6) la presentazione del volume
Interverranno Arnaldo Bagnasco e Giovanni Zanetti. Presiederà Gastone Cottino
Per l'autore, un'azienda si definisce irresponsabile quando, al di là degli elementari obblighi di legge, suppone di non dover rispondere ad alcuna autorità pubblica e privata, né all'opinione pubblica, in merito alle conseguenze in campo economico, sociale e ambientale delle sue attività.
"Il processo di costruzione dell'impresa irresponsabile ha incluso due tappe principali. Anzitutto lo sviluppo d'una nuova concezione dell'impresa, fondata sulla massimizzazione a ogni costo, e a breve termine, del suo valore di mercato in borsa, quali che siano il suo fatturato o le sue dimensioni produttive. In secondo luogo, al fine di affermare nella pratica la concezione del "valore per gli azionisti" sono stati modificati struttura e funzionamento degli organi di governo dell'impresa. All'interno di questi si è verificato il ritorno al potere diretto della proprietà, anche di tipo tradizionale - il capitalismo familiare - ma soprattutto di quello di nuovo tipo, rappresentato dagli investitori istituzionali: fondi pensione privati e pubblici, fondi d'investimento, compagnie di assicurazione". Dietro i principali scandali finanziari del nuovo secolo, non c'è infatti tanto la disonestà del singolo, quanto l'esito di un governo d'impresa che ha preso sempre più piede.
Condizioni di lavoro, prezzi, trasporti e media, ambiente, tempo libero, alimentazione, forme di risparmio e rischi connessi, organizzazione della famiglia, la possibilità stessa di progettarsi un'esistenza, dipendono tutte da decisioni che provengono, piú che dal governo della nazione, dal governo delle imprese. Tuttavia queste ultime non paiono tener sempre conto delle conseguenze sulle nostre vite delle loro attività.
Da tempo si insiste, su scala internazionale, affinché le imprese agiscano in modo socialmente piú responsabile su base volontaria. Ma, osserva Gallino, teoria e pratica della "responsabilità sociale dell'impresa" diverranno comuni soltanto quando un'apposita riforma del governo dell'impresa le inserirà tra i suoi principi costitutivi.