Dall’Onu lo stop alle baleniere giapponesi

 

Dopo anni di battaglie da parte delle associazioni animaliste e di aspre critiche alle politiche giapponesi in tema di caccia alle balene è arrivato finalmente lo stop dalle Nazioni Unite.
Il 31 marzo la Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite ha stabilito che le battute di caccia giapponesi nei mari dell’Antartico sono operazioni di pesca commerciale e non di ricerca scientifica come sostenuto dai balenieri nipponici e per questo motivo devono cessare.

Dall’Onu lo stop alle baleniere giapponesi

Il processo conclusosi oggi vedeva contrapposti da anni il governo nipponico, che dal 1986 aderisce alla moratoria che vieta la caccia alle balene, pur continuando ad uccidere questi animali per presunti scopi di ricerca, e quello australiano, che accusava i giapponesi di mentire sulla reale destinazione della carne degli animali pescati. Con 12 favorevoli e quattro contrari, la Corte ha dato ragione all’Australia, ritenendo insostenibile la posizione del Governo Giapponese. I giudici hanno infatti stabilito che la presunta produzione scientifica nipponica risulta troppo scarsa, se non addirittura inesistente, a fronte di oltre 3.500 animali abbattuti dall’inizio delle battute di caccia nell’Antartico, la cui carne viene poi venduta sul mercato nazionale e molto spesso neanche consumata.

Secondo Chris Butler-Stroud, direttore di Whale and Dolphin Conservation, una delle principali associazioni impegnate nella difesa dei cetacei, la sentenza di oggi potrebbe mettere definitivamente la parola fine alle attività delle baleniere giapponesi. Come scrive Butler nel suo blog, la Corte ha infatti stabilito una volta per tutte che le battute di caccia Giapponesi hanno un fine commerciale e non scientifico. Se il governo decidesse quindi di rimpiazzare la quota di pescato delle spedizioni antartiche incrementando l’abbattimento di balene in altre aree di pesca, come il Pacifico del Nord, i giudici li obbligherebbero probabilmente ad un nuovo stop.

La speranza degli ambientalisti è che, a fronte di un rientro economico sempre minore, i costi proibitivi sostenuti dal Giappone per finanziare le sue baleniere convincano il Paese a sospendere definitivamente la caccia alle Balene.