"Happy Heart": la maglietta salvacuore

Prodotta da un'azienda torinese, dedicata per ora ai bambini, viene sperimentata per la prima volta in Italia, all’Ospedale Regina Margherita di Torino

E’ una grande novità in campo sanitario la maglietta che permette ai bambini affetti da aritmia cardiaca di essere monitorati a distanza senza l’obbligo del ricovero in ospedale.

La sperimentazione della t-shirt hi-tech è di recente partita per la prima volta in Italiaregina margherita, presso il reparto di Cardiologia dell'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute e della Scienza di Torino.

La responsabile del progetto, chiamato “Happy Heart”, è la dott.ssa Gabriella Agnoletti.

La maglietta, prodotta dalla Mtm Tech, un’azienda torinese, in collaborazione con atenei e centri di ricerca scientifica, dovendo aderire perfettamente al corpo, viene confezionata su misura per ogni singolo bambino affetto da aritmia.  E' dotata di sensori tessili, che misurano il tracciato dell’elettrocardiogramma, la saturazione d’ossigeno, la frequenza respiratoria e la portata cardiaca, oltre alla localizzazione geografica del paziente stesso per eventuali interventi di emergenza. I dati rilevati vengono trasmessi 24 ore su 24 via connessione wireless Bluetooth ad uno smartphone in dotazione al paziente, che a sua volta trasmette le rilevazioni all’ospedale di riferimento.

maglietta salvacuore

Sono molti i vantaggi di questo nuovo sistema; la maglietta, che tra l'altro è facilmente lavabile, infatti migliora la qualità di vita dei bambini e della famiglia, favorisce la gestione cosciente della loro salute, diminuisce e modifica la dipendenza fisica e psicologica dagli ospedali, evita le infezioni nosocomiali, diminuisce l’affollamento del pronto soccorso.

Gli accessi ospedalieri possono così essere limitati a situazioni di reale emergenza, essendo la monitorizzazione continua, in modo da ridurre l’impatto psicologico delle strutture ospedaliere sui piccoli pazienti.

Inoltre, nel tempo i costi sanitari si ridurranno del 30%, senza comunque togliere qualità e disponibilità al servizio: è stato dimostrato che il costo del progetto viene ammortizzato in meno di 3 mesi, considerato il risparmio sui ricoveri e sul personale non impegnato.

Attualmente in sperimentazione su due bambini, la maglietta salvacuore sarà presto utilizzabile su 150 bambini all’anno affetti non solo da aritmia ma anche da scompensi cardiaci.