Glossario

scrapie - TSE degli ovicaprini

La scrapie (o TSE degli ovicaprini) è, assieme, alla BSE una delle più diffuse encefalopatie spongiformi animali. È nota da quasi tre secoli: la descrizione della prima pecora con un comportamento che poteva far pensare alla scrapie risale al 1730, ma molte sono le testimonianze che indicano la presenza di diversi focolai in Europa anche prima di quella data. Da allora l’epidemia ha continuato ad aumentare e la scrapie è ormai endemica in molti Paesi. La malattia, che prende il nome da un prurito intenso che porta gli animali a prodursi ferite anche profonde strofinandosi contro qualunque superficie (in inglese to scrape significa «raschiare»), colpisce soggetti adulti di età compresa tra i 2,5 e i 4,5 anni, solo raramente si riscontra al di sotto dei 18 mesi di età. Il periodo di incubazione varia generalmente da 2 a 5 anni. Il prione che causa la scrapie è stato isolato in organi e tessuti diversi: encefalo, placenta, linfonodi, intestino, milza, ghiandole surrenali, mucosa nasale. L’infezione avviene da animale ad animale per via orale e, in particolare, è dovuta alle placente dei capi che hanno appena partorito e vengono lasciate sul terreno. L’insorgenza della malattia, oltre che dal ceppo infettivo coinvolto, è influenzata dalla suscettibilità dell’individuo, che dipende a sua volta da una predisposizione genetica degli ovicaprini.

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