E' una branca dell'astrofisica che studia le radioonde (onde elettromagnetiche aventi frequenza compresa tra 30 MHz e 15 GHz) emesse dai corpi celesti e permette di ottenere informazioni da oggetti non visibili otticamente.
Lo studio dell'influenza dell'attività solare sulla propagazione delle comunicazioni radio suscitò un primo interesse per la radioastronomia.
Molti esperimenti tentati agli indizi del 1900 furono un insuccesso, anche a causa della conoscenza non approfondita della natura dell'atmosfera terrestre, trasparente in realtà solo ad alcune radiazioni elettromagnetiche. Grazie a particolari dispositivi montati su telescopi è ora possibile ricevere radiazioni con lunghezza d'onda maggiore del "visibile", ovvero da 400 a 700 nm, ma solo in particolari condizioni atmosferiche.
Ecco perché molti osservatori astronomici sorgono sulle cime delle catene montuose più alte, dislocate in varie parti del mondo.
La radioastronomia si presenta oggi come una branca in cui si sta facendo molto, ma si potrà fare ancora di più man mano che il progresso della ricerca tecnologica ci fornirà strumenti sempre più precisi.