Jeremy Rifkin (Denver, 1943) è uno dei più noti economisti e attivisti statunitensi. È fondatore e presidente della «Foundation of economic trends» di Washington e autore di 17 pubblicazioni sull’impatto dei cambiamenti scientifici e tecnologici su economia, forza lavoro, società e ambiente. I suoi libri sono stati tradotti in più di 30 lingue e sono studiati in centinaia di Università, aziende e agenzie governative in tutto il mondo. Tra i più noti: «La fine del lavoro» (1995), «Il secolo biotech» (1998), «L’era dell’accesso» (2000), «Ecocidio» (2001), «Economia dell’idrogeno» (2002), «Il sogno europeo» (2004).
Rifkin è consulente dell’attuale presidente del Consiglio dell’Unione europea (il primo ministro portoghese José Sòcrates) per questioni relative a economia, cambiamento climatico e sicurezza energetica. Proprio nei giorni scorsi gli ha consegnato il Libro bianco «Anticipare la terza rivoluzione industriale. Una nuova agenda energetica per l’Unione europea nel XXI secolo».
Rifkin è inoltre consulente della Commissione europea, del Parlamento Ue e di molti capi di governo, tra cui il cancelliere tedesco Angela Merkel, il premier spagnolo José Rodrìguez Zapatero e il presidente del Consiglio italiano Romano Prodi. Ha spesso influenzato la definizione delle politiche pubbliche negli Stati Uniti e nel mondo; è stato chiamato a testimoniare davanti a numerose commissioni del Congresso Usa e ha avuto successo nel garantire politiche responsabili su tematiche ambientali, scientifiche e tecnologiche.