Il termine intelligenza collettiva si riferisce alla capacità di una comunità di creare conoscenza grazie all'utilizzo di sistemi di collaborazione. Il termine si riferisce anche al grado di competenza intrinseco che acquisisce una comunità grazie all'interazione dei singoli membri, che è superiore o diversa da quella di ciascuno dei singoli componenti.
Questo termine è stato applicato dal teorico dei nuovi media Pierre Lèvy nel libro "L'intelligenza collettiva", 1994, riferendosi in particolare alle community su larga scala come quelle che si formano nel web: "Che cos'è l'intelligenza collettiva? In primo luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l'intelligenza collettiva".
