Glossario

Le cellule staminali sono cellule che si caratterizzano per due proprietà:

1) La totipotenza, cioè la capacità di dare origine essenzialmente a tutti i tipi cellulari dell'organismo.

2) La capacità di auto-rinnovarsi, il che vuol dire che ogni volta che una cellula staminale si divide almeno una delle due cellule figlie deve essere uguale alla cellula madre, mentre l'altra può perdere questa capacità di auto-rinnovarsi.

Dalle cellule staminali si originano delle cellule dette progenitori che hanno perso la totipotenza e sono già avviate per diventare un tipo cellulare particolare. Ad esempio progenitori della pelle, delle cellule del sangue, dei neuroni etc.

I progenitori in generale effettuano un numero preciso di divisioni prima di differenziare nel tipo di cellula alla quale sono destinati.

Molto si è discusso dell'uso di cellule staminali in terapia. Una possibilità sono le cellule staminali embrionali. Queste derivano da embrioni in stadi precoci. Le cellule embrionali sono totipotenti possono essere coltivate facilmente. Sono stati messi a punto metodi di coltivazione che permettono di trasformare queste cellule primitive in diversi tipi di cellule nervose e in cellule progenitrici del sangue. Problemi etici a parte, il problema delle cellule cosìdette eterologhe, cioè derivate da un individuo non geneticamente identico chi riceve il trapianto, è quello legato ad ogni trapianto e quindi il problema del rigetto.

Le cellule staminali autologhe possono essere create isolando il nucleo di una cellula adulta e trasferendolo in un ovulo ottenuto da una donatrice privata del suo nucleo. Questo ovulo viene poi indotto a produrre cellule staminali. Si ottengono così cellule dotate dello stesso patrimonio genetico del donatore e possono essere trapiantate senza rischio di rigetto. Questa tecnica è stata chiamata clonazione terapeutica e viene spesso confusa con la clonazione di un individuo.

per maggiori informazioni vedi:

Notiziario quattordicinale sulle cellule staminali