L'accelerazione di un corpo in un intervallo di tempo T è definita come il rapporto tra la variazione della sua velocità in quell'intervallo di tempo e la durata dell'intervallo stesso:
a = (V-v) / T
dove v è la velocità all'inizio e V la velocità alla fine dell'intervallo considerato.
La grandezza fisica accelerazione si misura nel Sistema Internazionale in metri al secondo al secondo, o m/s².
Quando si considerano soltanto le grandezze scalari, l'accelerazione è positiva se la velocità dell'oggetto aumenta (V > v) mentre è negativa se la velocità dell'oggetto diminuisce (v >V); in quest'ultimo caso, nel linguaggio quotidiano si dice che l'oggetto
Se il valore della velocità non cambia, cioè se il moto è uniforme, l'accelerazione è invece nulla, cioè uguale a zero.
In generale, però, accelerazione e velocità sono vettori: per descriverle completamente è necessario specificarne la direzione e il verso, oltre che l'intensità.
Attenzione: quando si considerano le grandezze vettoriali, si può avere accelerazione anche in casi in cui l'intensità della velocità resta costante, ma cambiano la sua direzione o il suo verso.
È accelerato, per esempio, il moto di un'automobile che percorre a velocità costante una curva.
La figura qui a fianco schematizza una situazione in cui l'automobile è stata "fotografata" dall'alto in due posizioni intervallate da 1 secondo.
La lunghezza delle due frecce rosse (cioè l'intensità del vettore velocità nei due istanti di tempo) è la stessa.
Tuttavia la differenza tra i vettori che descrivono la velocità dell'automobile è un vettore non nullo, perché la velocità cambia direzione: questa differenza (freccia blu) rappresenta il vettore accelerazione dell'automobile.
La legge fondamentale della dinamica stabilisce che il valore dell'accelerazione di un corpo, in ogni istante, è pari all'intensità della forza totale agente sul corpo, divisa per la sua massa: a = F/m.